Antichi legami e passione per la viticoltura, il connubio che anima il nostro operato.
Come per tutte le storie che alla base sono mosse da una passione travolgente, quella della famiglia Chillemi Gianfrotta racconta di un sogno che li ha portati a rinsaldare il rapporto con le proprie radici, familiari, culturali, territoriali. Forti di una discendenza nobiliare confermata da Re Carlo di Borbone nel 1751, l’intento principale della famiglia dall’anno in cui nacque l’attività è stato quello di valorizzare un patrimonio territoriale assolutamente straordinario.
Fin da subito fu chiaro che avrebbero lavorato sui prodotti più storici e caratteristici della loro terra, preservando gli antichi vitigni tanto amati dalla casa regnante di Napoli, puntando esclusivamente alle varietà autoctone Casavecchia e Pallagrello, per rispondere alla voglia di riscoperta di un territorio dalle qualità indiscusse.
Memoria storica che perpetua l’antico legame con la Casa Borbonica anche attraverso le etichette, raffiguranti i cani da caccia dei principali dipinti esposti presso la Reggia di Caserta.
Arte e gastronomia quindi si fondono in un abbraccio ideale che porta l’azienda ad investire su strutture ricettive e riscoprire antiche produzioni nella città romana di Capua. Nascono così il Vigne Chigi Bed&Wine e l’antico formaggio Capotempo di Capua, di cui si parla nel Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli, redatto dal Giustiniani nel 1797.
Pallagrello
Poco produttivo, molto delicato, il Pallagrello è uno dei vitigni autoctoni che maggiormente sta contribuendo alla rinascita enologica della regione. Si tratta di un vitigno proprio del casertano, uno dei pochi, sia a bacca bianca che nera, dai grappoli piccoli e con acini perfettamente sferici. Da qui il nome “U Pallarel” in dialetto locale, ovvero Pallagrello, cioè piccola palla.
Casavecchia
La storia di questo vitigno, ultimo protagonista solo in ordine di scoperta della rinascita vitivinicola campana, è avvolta nel mistero.
Pare, come raccontano vecchi contadini dell’area Pontelatone-Formicola-Castel Di Sasso e frazioni adiacenti, che il vitigno Casavecchia derivi da un ceppo solitario di grosse dimensioni trovato per caso, verso la fine dell’Ottocento, in un rudere di un’antica casa romana nelle campagne di Pontelatone, scampato alla terribile filossera di quegli anni.
Puri come i nostri vini.
Ci piace dire essere cristallini nei confronti della nostra clientela e per rafforzare quest’idea abbiamo organizzato dei percorsi degustazione che vi faranno conoscere le nostre tecniche di vinificazione e saggiare sul campo la bontà dei nostri prodotti.
Potrete scegliere fra i seguenti percorsi degustazione, saremo lieti di accogliervi e rispondere alle vostre richieste per rendere la vostra visita unica ed indimenticabile.
Degustazione 1
Visita guidata ai nostri vigneti bio e alla cantina con spiegazione delle principali tecniche di vinificazione.
Degustazione di un tagliere con salumi di nero casertano e Capotempo di Capua affinato nel nostro Pallagrello Bianco. Vino: Pallagrello Bianco IGP. Durata circa 1 ora.
Degustazione 2
Visita guidata ai nostri vigneti bio e alla cantina con spiegazione delle principali tecniche di vinificazione.
Degustazione di un tagliere con salumi di nero casertano e Capotempo di Capua affinato nel nostro Pallagrello Bianco. Vino: Pallagrello Bianco IGP, Pallagrello Nero IGP. Durata circa 1 ora.
Degustazione 3
Visita guidata ai nostri vigneti bio e alla cantina con spiegazione delle principali tecniche di vinificazione.
Degustazione di un tagliere con salumi di nero casertano, olive caiazzane, e Capotempo di Capua affinato nel nostro Pallagrello Bianco, olio evo. Vino: Pallagrello Bianco IGP, Casavecchia IGP, CRETACCIO Casavecchia di Pontelatone DOP. Durata circa 1 ora.